DITE LA VOSTRA SULLA SITUAZIONE ATTUALE DEL CALCIO ITALIANO

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mercoledì 1 settembre 2010


Il mercato ha chiuso le porte alla stagione estiva, tutte le squadre sono pronte per riprendere il campionato, qualcuna con giocatori nuovi, di valore, di risalto, altre con i vecchi, a causa di poca disponibilita' liquida, o anche solo perche' stavano gia' bene anche senza comprare, e alcune, con acquisti azzardati, figli di quegli interessi che hanno fatto nel tempo del calcio uno sport sporco e poco "sportivo". Abbiamo letto con entusiasmo ( i tifosi giallorossi come me di piu' sicuramente ) dell'arrivo del belloccio-Borriello, attaccante non di poco conto, del riscatto di Burdisso, dell'arrivo in casa dei Diavoli di due punte di rilievo come Ibra e Robinho, abbiamo letto della partenza di giocatori che hanno comunque fatto parte della storia del calcio italiano, come Camoranesi, emigrato a Stoccarda dopo anni di Juventus e Nazionale, abbiamo letto della rinascita di talenti veri come Ronaldinho, e abbiamo letto delle sfumate, come quella di Santa Cruz del club biancoceleste, e non abbiamo ovviamente letto della sfumata di un giocatore italiano emigrato tempo fa in Grecia. Non l'abbiamo letto perche' in realta' non ha la stessa rilevanza che possono avere Inacio Pia' o Faty ( in chiave ironica ): pero' queste cose fanno capire ancora di piu' cosa muove la ruota del calcio, o meglio, cosa ha piu' importanza in questo ambiente. E non e' solo talento, non e' la passione, eppure una volta sembrava che bastasse solo quella, non e' il valore tecnico, ne' tantomeno la perseveranza, ma e' quello che dietro muove il tutto: il giro di affari, di soldi, tra procuratori affamati di fama e soldi, e tra presidenti che si trovano una squadra tra le mani e la gestiscono come fosse un giocattolo. E chi ci rimette in tutto questo gioco?? Il giocatore, che sa quanto vale, che fa crescere dentro se' sempre piu' speranza, che crede ancora che il calcio sia pulito, che ha la passione dalla sua, e ancora e' convinto che questa basta; ma e' qaundo si scontra con la burocrazia che si rende conto di vivere in un mondo fatto di lustrini, ma chi si riempie le tasche sono solo gli altri. La stagione calcistica e' al via..sono convinta che chi vale, sapra' dimostrarlo anche in serie minori, perche' alla fine, piace anche a me credere che nel calcio conta ancora il valore di un giocatore, e che i soldi....quelli passano in secondo piano. In bocca al lupo ai nuovi acquisti, alle cessioni, e a chi era un obiettivo ed e' diventato un semplice dimenticato. Io spero che prima o poi qualcuno se ne renda conto, la speranza d'altronde, e' sempre l'ultima a morire.
Non mollare mai campione, ricorda che tu hai sempre il coltello dalla parte del manico, perche' il talento, quello, non si compra, ne' ad agosto, ne' a gennaio!!
Per te....Stefano Napoleoni..da una...che sa quanto vali....e prima o poi sa che quella porta si aprira' anche per te..per convincermi che non tutto e' come sembra..e non tutto e' come finora hai visto te...qualcosa di buono e' rimasto..Lo spero....sei il numero Uno!!

martedì 8 giugno 2010


Cresciuto nella Juve Cusano e successivamente nel settore giovanile dell'Atalanta. Nel 2005, a 17 anni, venne messo sotto contratto dalla squadra inglese dell' Arsenal con la quale firma un contratto di 3 anni.Il 18 agosto 2006 venne mandato in prestito per tre mesi al Barnsley, dove si trovò a competere con l'altro portiere Nick Colgan per la maglia numero uno.Il suo debutto avvenne in trasferta sul campo del Preston North End il 22 settembre quando entrò al posto di Colgan, espulso dal direttore di gara, e subì il gol dell'1-0 dopo una brutta uscita sul pallone.Il 19 dicembre 2007 ha prolungato il contratto con l'Arsenal. Il 24 maggio 2009, a 21 anni, ha esordito in Premier League in Arsenal-Stoke City (4-1) disputata all'Emirates Stadium.
All'inizio della stagione 2009-10 trova spazio come titolare a causa delle assenze dei pari ruolo Manuel Almunia e Łukasz Fabiański. Il 16 settembre 2009 ha esordito in Champions League in Arsenal-Standard Liegi (3-2).Il 6 novembre 2009 viene convocato dal commissario tecnico della Nazionale Under-21 Casiraghi per le qualificazioni all'Europeo 2011. Fa il suo esordio il 13 novembre 2009 nella partita persa 2 a 0 contro la nazionale ungherese Under 21 valida per la qualificazione al Campionato Europeo 2011.

giovedì 22 aprile 2010

E' L'UNICO TALENTO "ITALIANO" CHE MERITA L A MAGLIA A ZZURRA ?


Mentre in Italia si appresta a terminare il campionato ancora in corso e si entrera' tra poco in clima Mondiali, all'estero molti campionati sono gia' terminati e chiusi. Qui da noi ci sara' giusto il tempo di decidere chi tra Roma e Inter si aggiudichera' il titolo, lo scudetto, il pomo della discordia: e da li' poi non ce ne sara' piu' per nessuno, inizia il Mondiale 2010 in Sudafrica, e insieme al mondiale intanto ci si domanda se Totti fara' parte dei nostri nazionali, perche' Cassano e' stato gia' scartato e se Balotelli lo vedremo almeno in panchina. Tante sono le domande, tanti i dubbi e tanto lo sconcerto generale. Abbiamo tanti giocatori italiani sparsi per i vari campionati esteri, tanti ragazzi, alcuni che hanno superato da poco i 30, e sono ragazzi che quando sono partiti per altre terre dentro al cuore hanno sempre sperato di poter un giorno la maglia azzurra. E allora perche' qui non si fa altro che parlare di Balotelli? Se e' giusto o sbagliato che lui la indossi, dal momento che gia' ha avuto questo onore, visto che gioca nella Under 21 allenata da Casiraghi? I nostri ragazzi all'estero non meritano forse un minimo di attenzione, un occhio di riguardo? Dovremmo prendere esempio dalle altre nazionali, dovremmo forse imparare un po' di umilta' da loro,e magari acquisire maggiore esperienza nel settore visto che quest'anno la nostra amata Italia si schierera' con la maggioranza degli stessi giocatori che 4 anni fa vinsero il Mondiale a Berlino. Altri tempi, una maggiore freschezza non guasterebbe di certo, alcuni calciatori non stanno andando di certo bene nel campionato italiano con le rispettive squadre. Pero' ci interstardiamo, e nonostante gli scarsi risultati, li presentiamo in campo di nuovo, per un Mondiale che si prospetta gia' difficile per i nostri. Non voglio fare il gatto nero e portare male, ma guardando con occhio vispo alle altre nazionali, be', e' difficile non capire che sara' tutta in salita la strada. C'e' bisogno di rinnovarsi, c'e' bisogno di facce nuove. Ok, questi sono i ragazzi che 4 anni fa ci hanno fatto esultare e gioire in una maniera esaltante, e proprio per questo e' ora di cambiarli. Pero' si parla solo di Balotelli, del suo talento smisurato, quasi a voler dimenticare tutti gli altri italiani, che per loro sfortuna non hanno una vetrina cosi' rilevante come lui. Dovremmo forse armare i nostri osservatori di un binocolo che sappia fare il giro del mondo? Cosicche' loro se ne possono stare comodamente seduti sulle loro poltroncine di pelle soffice e non facciano neanche la fatica di muoversi in cerca di talenti sconosciuti e forse piu' meritevoli? Di tutte le invenzioni del calcio questa sarebbe forse la piu' adatta e pratica! Si dice che la speranza e' l'ultima a morire. Proviamo a ripeterlo all'infinito a questi ragazzi, forse qualcuno di loro ci rispondera' che a forza di aspettare anche la speranza si e' stufata! Intanto noi continuiamo con l'ennesimo enigma: Balotelli o no? Ai posteri l'ardua sentenza!

mercoledì 17 febbraio 2010

CONSIGLIATO DA DEJAN SAVICEVIC ....DALLA SERBIA ALLA FIORENTINA.....


L'Italia ormai si sa , e' diventata il paese dei giovani talenti stranieri ; largo a loro , che non costano molto e si accontentano di poco . In fondo cosa saremmo noi italiani senza una premessa , o una promessa ? E allora d'ora in avanti l'esempio dell'Arsenal verra' soppiantato dalle culle e dai biberon delle nostre societa' , scuole discrete e creative per l'infanzia pallonara e non pallosa . Stevan Jovetic ha vent'anni , e' soprannominato la " Trottola " di Prandelli , palla al piede , concorre con i nativi brasiliani nell'indossare i dribbling piu' alla moda . Non e' un perfetto goleador , e il giorno in cui imparera' a considerare il gol un dovere e non un trastullo ( vedi Ibra a casa Capello ) la Fiorentina potra' contare su un " dieci " di valore . Lo manda Dejan Savicevic , che si sa , e' cultore di fantasia . Ma la domanda e' un altra e va al di la' del talento di questo giovane calciatore venuto fin troppo da lontano : possiamo davvero permetterci di aspettare che Jovetic diventi quello che gli altri si aspettano sia ? Nel senso ; possibile che nel nostro paese non ci sia un giocatore ai suoi livelli , anche lui talentuoso , anche lui con la dote di saper dribblare ? Possibile questo? Ce ne sono , a migliaia , basterebbe soltanto guardare piu' vicino , e non solo altrove . Ai posteri l'ardua sentenza .

martedì 2 febbraio 2010

NUOVI STRANIERI DI INDUBBIA QUALITA' NEL NOSTRO CAMPIONATO



Panushanth Kulenthiran , attaccante dello Sri Lanka di 19 anni prelevato dalla Roma in prestito dal Bellinzona e Eyal Golasa centrocampista classe 91' acquistato a titolo definitivo dalla Lazio allo scadere dei termini di mercato dal club israeliano del Maccabi Haifa sono i nuovi acquisti del mercato di chiusura delle romane . Calciatori che fino a questo momento non erano mai stati inseriti in qualsiasi discorso di giovani talenti , entrano a far parte della Serie A italiana mentre i nostri giovani calciatori emigrano all'estero in cerca di gloria . Sembrerebbe piu' una promozione di fine mercato , una mossa da saldo , visto che le due societa' non navigano di certo nell'oro , ma quello che non si riesce a capire e' come mai per risparmiare bisogna sempre cercare fuori il nostro Bel Paese e non si guarda mai quello che abbiamo qui . I nostri ragazzi non vengono mai presi in considerazione , e sono sicura che non siano da meno di questi giovani stranieri . Kulenthiran ha 19 anni , ed entra a far parte di una societa' come la Roma che nonostante i mille guai societari e' pur sempre una delle realta' calcistiche da far invidia a chiunque muove i primi passi in questo ambiente ; e allora come mai lui e' riuscito ad arrivare fin qui ? Davvero questo ragazzotto singalese ha tutto quello che non hanno i nostri ? Non ci credo....ho smesso da tempo di credere nelle favole . E Golasa ? Ha giocato in Israele , con tutto il rispetto per questo paese , ma non credo che li' il calcio sia lo sport per eccellenza ; possibile che i nostri osservatori laziali sono riusciti ad arrivare fin la' per vedere questo giovane centrocampista ? Mandiamo i ragazzi dei nostri vivai a farsi le ossa altrove mentre qui vediamo continuamente sfilare ragazzi che resteranno impressi solo per la difficolta' della pronuncia dei loro nomi .

mercoledì 27 gennaio 2010

Graziano Pelle' : l'italiano di Olanda


Graziano Pelle' , classe 85' ha fatto un percorso calcistico simile a quello dei tanti altri giovani italiani che per emergere e "maturare" hanno bisogno di emigrare fuori dall'Italia . Nasce a Lecce e di conseguenza cresce nelle giovanili leccesi , finche' esordisce nella massima serie nel 2004 . Graziano comincia a girare varie societa' di serie B : non e' ritenuto ancora pronto per la serie A , per far si' che le sue doti vengano messe in risalto e per acquisire maggiore consapevolezza ed esperienza viene mandato in prestito prima al Catania , poi al Crotone e infine al Cesena . Nell'estate del 2007 il giovane attaccante viene acquistato a titolo definitivo da una squadra olandese : l'Az Alkmaar , con un contratto valido fino al 2012 . Esordisce nella Coppa Uefa contro il Norimberga , ci mette un po' a mettersi in luce realizzando pochi gol , riuscendo pero' a vincere il campionato 2008-09 con tre giornate d'anticipo : un record , essendo il primo italiano in terra olandese ad aver conseguito questo titolo . Sulla panchina della squadra di cui fa parte il giovane salentino c'e' niente poco di meno che Luis Van Gaal , allenatore conosciuto a livello mondiale e a detta di Graziano un grande professionista e perfezionista .

lunedì 25 gennaio 2010

UN VOLO DI SOLA ANDATA DIRETTO A MANCHESTER


Alberto Massacci e' un giovane talentuoso difensore italiano classe 93' ; il calcio e' sempre stato fin da piccolo la sua priorita' dall'eta' di 6 anni quando in provincia di Siena muoveva i primi passi dentro un rettangolo di gioco . Viene tesserato dalle giovanili dell'Empoli , e da li' inizia il suo cammino calcistico tutto in salita . La sua squadra del cuore e' la Roma , e la Lupa e' la sua contrada nel Palio . Alberto ha un fisico imponente : e' alto 1.86 , e ha appena 17 anni . La svolta decisiva e' stata la telefonata di un ora avuta con Sir Alex Ferguson nell'estate del 2009 : un colloquio durato troppo poco per poter rendersi davvero conto che all'altro filo del telefono ti stava parlando in un perfettissimo inglese uno degli allenatori piu' importanti e vittoriosi della storia del calcio . Uno dei tanti , forse troppi , dei nostri vivai a dover seguire orme estere , con dirigenti inglesi , spagnoli , tedeschi e via dicendo che si presentano alle nostre societa' con offerte di contratti che sbaragliano qualsiasi concorrenza . Certo quando alla tua porta bussa una societa' come il Manchester United qualsiasi ragazzo con il sogno di diventare l'idolo dei tifosi dice si' : d'altronde non e' mica colpa dei nostri talenti se in Italia si cerca altrove quello che sanno apprezzare i veri esperti . E allora ti ritrovi a soli 16 anni a lasciare la famiglia , gli amici , magari anche la prima cotta adolescenziale , e tutte le tue abitudini per prendere un aereo direzione Manchester ; con tanti sogni e tanta voglia di dimostrare che se sei li' un motivo ci sara' . Mentre nel nostro Bel Paese continuano a sfilare giocatori di ogni etnia , nomi incomprensibili , meteore che vedi per 90' minuti su un importante Stadio e poi la settimana dopo gia' dimentichi perche' non riesci a pronunciare quel cognome o soprannome . Basterebbe semplicemente dare piu' risalto ai nostri talenti ; non solo per la pronuncia del nome , ma soprattutto per la passione e l'umilta' che ci mettono . Quanti ancora dovremmo vedere emigrare prima di renderci conto che quello che cerchiamo nei piu' svariati paesi e' qui a portata di mano ? Il vero talento cresce in casa nostra , e come tale dovrebbe essere seguito da persone serie e esperte in materia ; non solo da manager ( come si dichiarano loro ) che seguono sempre e solo i loro interessi e che mettono i soldi davanti ogni altra possibilita' .

sabato 23 gennaio 2010

UN ITALIANO AL CHELSEA


Fabio Borini classe 91' e' un calciatore del Chelsea a tutti gli effetti . Cresciuto nelle giovanili del Bologna passa direttamente nel 2007 al Chelsea di Carlo Ancelotti ; i primi problemi di orientamento a causa della lingua non fermano il giovane attaccante che nella stagione 08'-09' diventa il capocannoniere della squadra di riserve dei blues . Il suo esordio ufficiale lo ha fatto il 20 settembre 2009 nella Premier League contro il Tottenham vinta per 3 a 0 . Nazionale italiano con gli Under 21 di Casiraghi Fabio e' un ottimo goleador e sa essere abbastanza incisivo davanti la porta . Per quanto ancora dovra' farsi le ossa all'estero? Anche se visti gli ultimi avvicendamenti italiani , penso che questo giovane talento italiano , come tutti gli altri , faccia bene a restare dove si trova . Sicuramente deliziera' i facinorosi tifosi inglesi con i suoi gol e le sue giocate , mostrando ai freddi spalti il nostro bel calcio .

venerdì 22 gennaio 2010

QUALCIO INTERVISTA STEFANO NAPOLEONI: IL GLADIATORE CHE HA CONQUISTATO L'EUROPA


NEL NUMERO DI GENNAIO, QUALCIO, IL PRIMO FREE PRESS DI PURO SETTORE GIOVANILE, HA INTERVISTATO STEFANO NAPOLEONI.
ATTRAVERSO LE SUE RISPOSTE SI EVINCE COME SIA STATO DIFFICILE E "RISCHIOSO" PER UN RAGAZZO DI 18 ANNI PRENDERE E PARTIRE PER UNA TERRA SCONOSCIUTA COME LA POLONIA. STEFANO PERO' E' UN RAGAZZO TENACE, TESTARDO, CHE NON SI ABBATTE DIFRONTE ALLE DIFFICOLTA' E DOPO MOLTI SACRIFICI HA REALIZZATO IL SUO SOGNO. OGGI E' IN FORZA AL LEVADIAKOS, NEL MASSIMO CAMPIONATO GRECO, E CON I SUOI GOL STA TRASCINANDO LA SQUADRA ALLA SALVEZZA.
SPERIAMO DI VEDERLO A BREVE NEL NOSTRO CAMPIONATO... LIVORNO E BOLOGNA INFATTI SONO SULLE SUE TRACCE!!!!


lunedì 18 gennaio 2010

PANIONIOS-LEVADIAKOS 0 - 1 al 56' st Gol di STEFANO NAPOLEONI

NON CONTA SOLO IL RUOLO NEL CALCIO , BASTA IL TALENTO

Non bisogna necessariamente crescere come attaccanti di razza per andare a segno , molti giovani riescono a trovare il loro equilibrio in campo anche giocando in diversi ruoli . Quello che conta e' il modo di adattamento e il talento . Se in una partita il mister decide di schierarti come terzino destro , tu entri in campo e gestisci quel ruolo nel migliore dei modi , e tiri fuori tutto quello che hai dentro , senza star li' a ribattere che non e' il tuo ruolo ideale . La partita seguente il mister potrebbe decidere di schierarti come esterno di sinistro avanzato ; e tu entri in campo sempre con la stessa motivazione , e magari vai ancora a segno , perche' non si segna solo stando li' davanti alla porta ad aspettare il centrocampo che ti manda i palloni . Il calcio e'come il mondo , vario , e giocare all'estero per cercare di farsi conoscere in tutto il mondo significa anche adattarsi ai moduli di chi ti allena ; non tutti hanno la " fortuna " di entrare in campo e sapere gia' che anche se non correrai per tutti i 90' minuti ed essendo una punta non farai neanche un gol ( e ovviamente la colpa sara' dei tuoi compagni arretrati che non hanno saputo passarti un buon pallone ) ; non hanno tutti questo privilegio . Fortuna che ci sono i nostri giovani emigranti che sanno ancora dare valore a questo sport e che entrano in campo per vincere , per dare un contributo vero alla partita e ai compagni che scendono in campo insieme a lui . Questo e' normale , ma a volte ci dimentichiamo che giocare a calcio vuol dire creare , vuol dire uscire dopo 90' minuti con la maglia almeno sudata , vuol dire aver anche preso qualche calcio ( perche' ci sta ) , e vuol dire aver contribuito alla vittoria ( e anche alla sconfitta ) accanto agli altri dieci dello stesso colore della maglia che indossi . E vuol dire anche non riuscire ad addormentari la notte dopo la partita perche' pensi e ripensi a quel tiro che ti ha parato il portiere ( che guarda caso si e' inventato un uscita con una mossa di Karate ) .

martedì 12 gennaio 2010

QUANDO IL TALENTO SUPERA LA REALTA'


Andrea Russotto attaccante del Bellinzona classe 88' , nasce a Roma e cresce nelle giovanili laziali , da qui il passo al Bellinzona nella serie B svizzera nell'anno 2004/05 . Questo promettente ragazzo ha sempre dichiarato di aver lasciato la squadra biancoceleste per non cedere alle pressioni della Gea , la societa' di procuratori sportivi che gli chiese di legarsi ad un procuratore per poter continuare la sua carriere da calciatore . Dopo tre anni in prestito al Treviso , con la quale esordisce in serie A nel 2005 , Andrea rientra al Bellinzona . Anche dalle dichiarazioni di questo giovane talento italiano e sul suo trasferimento alla squadra svizzera , la Gea venne coninvolta nello scandalo calciopoli per gestione illegale di alcuni calciatori . Intanto Andrea continua la sua carriera calcistica fuori dal nostro paese , dimostrando che nel calcio e' vero che ci vogliono i piedi , ma anche molta testa , e lui ha saputo prendere una scelta " coraggiosa " ma soprattutto dignitosa , non scendendo a nessun tipo di compromesso e giocando per giocare , e non per interessi .

venerdì 8 gennaio 2010

PROBABILE RIENTRO IN PATRIA DEL GIOIELLO ROMANO DEL MANCHESTER

Si parla di prestito al Bologna per il 19enne attaccante romano Federico Macheda in forza al Manchester United dal 2007 . Fortemente voluto da Ferguson non e' riuscito a trovare spazio in una squadra forse gia' troppo completa . Ma gira voce che il Bologna di Colomba abbia messo gli occhi proprio sul nostro giovane talento . Chissa' .... Forse qualcuno si e' reso conto che e' uno spreco mandarli tutti all'estero quando qui in Italia il vero talento scarseggia da tempo .


Federico Macheda 150x150 Bologna, chiesto Macheda al Manchester United La pessima prestazione offerta ieri, che ha portato alla meritata sconfitta a Catania, ha fatto scattare nuovamente l’allarme in casa Bologna.
C’è bisogno di nuovi giocatori per dare al tecnico Franco Colomba una rosa più competitiva per raggiungere la salvezza, ed il primo nome arriva dalla Premier League: stando a quanto si apprende dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”, infatti, la dirigenza felsinea avrebbe chiesto al Manchester United il prestito fino a giugno di Federico Macheda.
L’estromissione dei Red Devils dalla FA Cup toglie ulteriormente spazio al giovane talento italiano, già poco utilizzato da Ferguson, il quale, a questo punto della stagione, vedrebbe di buon occhio un’eventuale cessione in prestito del ragazzo, sul quale si punta molto per il futuro dello United.

giovedì 7 gennaio 2010

GLORIA FUORI DALL'ITALIA

Intanto continuano a segnare fuori dall'Italia portando le loro squadre a vincere , pareggiare e spesso anche a perdere ovvio , pero' ce la mettono tutta e questo conta . Anche se sembbra che qui da noi questo non abbia molta importanza . Cosa deve fare un ragazzo per far si' che venga notato?

martedì 5 gennaio 2010

SONO SOLO ALCUNI DEI RAGAZZI "EMIGRATI"








Ecco alcuni di questi ragazzi : ho deciso di pubblicare anche le loro foto , perche' fino a poco tempo per me erano soltanto nomi , non avendo avuto la possibilita' di seguirli piu' da vicino , perche' come hanno messo nel piede nel mondo del calcio molti di loro sono usciti fuori dal nostro bel paese . Federico Macheda , astro nascente del Manchester United , voluto fortemente da sire Alex ferguson , ragazzotto di periferia cresciuto nelle giovanili laziali . Alberto Massacci , 17 anni , cresciuto nelle file senesi ora al Manchester United . Andrea Dossena , 28 anni , dal Verona al Liverpool . Fabio Borini under 17 , ora nelle file della nostra under 21 italiana cresciuto nel Bologna , se l'e' preso il Chelsea . Stefano Napoleoni , attaccante di punta del Levadiakos , cresciuto nella societa' dilettantistica della sua citta' natale Roma , Tor Di Quinto .

I NOSTRI GIOVANI CALCIATORI SONO DA MENO?

Chi ha ha avuto la fortuna e sicuramente il merito di allenare tanti dei nostri giovani calciatori mi da' ragione da sempre . Parlo di ragazzi che non per forza ce l'hanno fatta ad emergere , ragazzi che militano a livelli dilettantistici o che al contrario si trovano a calcare scene internazionali . La risposta e' la stessa ; ho ragione . Magra consolazione mi verrebbe da rispondere . Il detto "nemo profete in patrie" e' sempre ricorrente ; questi ragazzi meriterebbero senz'altro altri palcoscenici . Li ammiriamo in squadre estere , dove ne diventano i miti , dove i tifosi fanno di loro un idolo , e allora mi viene da chiedere : possibile che qui da noi non farebbero lo stesso clamore? O davvero questo sport sta diventando sempre piu' sponsor e sempre meno calcio ?

IL BUSINESS DEL CALCIO

Troppo spesso vengono dimenticati i nostri giovani calciatori italiani . Possono essere fratelli , cugini , amici o semplicemente ragazzi che ammiriamo sugli innumerevoli campi di periferia a livello dilettantistico . La differenza non c'e' . Quello che piu' di tutti fa rabbia , o quantomeno fa pensare e': Perche' ? Affrontano certo problemi come la lingua , ovviamente difficolta' nell'ambientarsi , ma questo fa parte del gioco ; quello che non va giu' e' come mai loro debbano emigrare fuori la propria patria per trovare un po' di celebrita' mentre da noi non fanno che sfilare calciatori che provengono da ogni parte del mondo , anche dai paesi piu' nascosti e mai immaginati . E questi "fenomeni" non sono al pari dei nostri emigranti made in Italy . Ve lo siete mai chiesti il perche'? Io si . Tante volte . A volte anche troppe . E di risposte non sono riuscita ancora a darmene ; forse qualcuna . Come ad esempio che dietro tutto questo c'e' il solito movimento di soldi ; ma questo si sa , gli interessi muovono tutto figurati se non fanno presa in questo mondo dove si e' fatto del calcio un business . Io penso che dipenda molto dalla scarsita' di professionisti veri , da manager del calcio che non sanno fare bene il loro lavoro e che soprattutto non sanno usare il cuore ma solo il portafoglio , e a volte riesce loro male usare le tasche degli altri .